martedì 21 febbraio 2012

Free Hugs

"Juan Mann, australiano d’origine, aveva vissuto a Londra per qualche anno quando, nel 2004, decise di ritornare a casa.Tutto quello che lasciava alle spalle era un bagaglio a mano pieno di vestiti e un mare di guai. In piedi al terminal degli arrivi guardava gli altri passeggeri in trepidante attesa di amici e familiari, desiderando che ci fosse qualcuno anche per lui. Ma nessuno ad abbracciarlo, a dargli il bentornato. Nessun posto da chiamare casa. Era un turista nella sua città natale. Così si procurò qualche cartone, un pennarello e, all’incrocio pedonale più trafficato della città mostrò il cartello: Free Hugs- Abbracci gratis. 
Dopo 15 minuti un uomo si fermò, gli poggiò una mano sulla spalla e raccontò che quella stessa mattina era morto il suo cane mentre ricorreva il primo anniversario della scomparsa della figlia. Quello che gli serviva in quel momento, in cui si sentiva la persona più sola al mondo, era un abbraccio. Juan gli mise le braccia intorno al collo e l’uomo se ne andò sorridendo." 
L’iniziativa di Mann diventò ben presto un fenomeno sociale internazionale.
Il 25 aprile 2011 è stata organizzata a Roma la manifastazione "Libera l'abbraccio"; giornata che ha visto nella condivisione di questo gesto un simbolo, una speranza, un desiderio che si inalza al Cielo perchè credenti o meno siamo uomini e abbiamo bisogno di cercare conforto e accettazione in qualcuno. 



 

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io e i miei fratelli da piccoli :)