Davanti ad un bambino appena nato, spesso ci poniamo questa domanda. Come percepirà il mondo questa piccola creatura?
Anzitutto possiamo affermare che la sensibilità di un neonato è diversa da quella di un adulto, le sue sensazioni sono forti ma spesso non riesce a dare un senso a tutto. Suoni, rumori, luci rimangono stimoli separati che lo "colpiscono".
Molti studi dicono che il neonato vede bene e a fuoco, già dalla nascita ad una distanza di 20 cm che corrisponde alla distanza che c’è tra il suo viso e quello della mamma durante l’allattamento.
Tuttavia per un neonato è più significativo ciò che sente, ciò che percepisce attraverso la sua pelle rispetto a ciò che vede. Si affida alle sue sensazioni, una abilità che paradossalmente crescendo perdiamo o meglio nascondiamo. Ci fidiamo solo di quello che vediamo dimenticandoci che il nostro istinto sarebbe una guida più efficace.
Con il suo corpo il neonato vive lo spazio attorno a sè, impara a conoscere ciò che gli sta attorno.Quando è in braccio, attraverso le vibrazioni corporee provocate dalla voce della madre, riesce a “capire” ciò che gli si dice.
Per mezzo delle sensazioni corporee che passano dalla pelle il bambino impara a conoscersi e a percepirsi come un essere unico e positivo. Per questo è importante accarezzare e massaggiare tutte le parti del corpo del neonato.Il viso, la testa, il collo, le braccia, la pancia, le gambe, i piedi ogni zona ha una sensibilità diversa e ogni carezza aiuta il piccolo a ritrovarsi, ora che non ha più l’utero, che con le sue contrazioni e i suoi movimenti lo accarezzava di continuo.
giovedì 22 dicembre 2011
Il neonato: che cosa percepisce?
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