Quando guardiamo un bambino appena nato sorge spontaneo porsi dentro di noi una domanda: come mi vedrà? Cosa percepirà di me questa piccola creatura?
Solitamente si pensa che i bimbi in grembo materno non siano in grado di percepire stimoli visivi, in realtà sono già sensibili alla luce.Alla nascita il neonato vede tutto ciò che lo circonda perché la sua retina è in grado di catturare le immagini; queste però non possono essere elaborate ed interpretate dal cervello per cui il bebè, pur vedendo correttamente, non è in grado di riconoscere o di capire quello che vede, e perciò di fatto è come se non vedesse.
Dopo 15 giorni, gli occhi del neonato riescono a mettere a fuoco oggetti situati a 20-25 centimetri dagli occhi, che corrisponde alla distanza dal viso della mamma quando lo allatta.
Dopo 2-3 mesi,il bebè, aiutato anche dal fatto che è capace di ruotare la testa, è in grado di seguire persone ed oggetti in movimento.
Tutto questo processo dovrebbe raggiungere il massimo della stabilità ed efficienza al compimento del secondo anno di vita, quando il bambino ha ottenuto un'acutezza visiva che raggiunge i dieci decimi e migliorato la coordinazione dei centri cerebrali che controllano i movimenti oculari.
venerdì 30 dicembre 2011
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